Quattro direttori generali di Aziende Sanitarie si confrontano su possibili progetti
La sfida durante un’emergenza epidemica infettiva-contagiosa è quella di rispondere ai nuovi bisogni senza ritardi e mantenere il più a lungo possibile intatta l’intera attività di ricoveri ordinari, non solo in regime di emergenza ma anche d’elezione.
5 Novembre, vai su KLIVE e metti in agenda>>https://lnkd.in/dVUE_6S
Alcune risorse per avviare ‘cantieri’ per cambiare-adeguare strutture e infrastrutture fisiche e digitali sono già disponibili, altre si prevede che lo siano prossimamente.
Ma cosa fare? Quattro direttori generali di Aziende del Ssn si confrontano sulle soluzioni disponibili e sulle esperienze di valore internazionale.
Da più parti è stato detto che In Italia c’è una scarsità di posti letto ospedalieri, in particolare di area critica. È giusto però ricordare anche che il ridimensionamento degli ospedali è un fenomeno mondiale, in atto da almeno 50 anni, dovuto alla tecnologia diagnostica e chirurgica, ai nuovi farmaci, al potenziamento dei servizi territoriali e, non ultimo, all’uso più appropriato di queste strutture costose. È quindi opportuno che gli interventi resi necessari dal mutato quadro dei bisogni siano sì efficaci ma non generino inefficienze difficilmente sostenibili in futuro Per rispondere ai bisogni e alle prescrizioni normative conseguenti l’epidemia Covid 19 bisogna adottare due modalità associate: applicare modifiche organizzative, adeguate e tempestive e adottare in pochissimi giorni trasformazioni strutturali, semplici e molto limitate, ma già programmate fin dalla fase di progettazione e costruzione dell’ospedale o comunque aggiornate durante la sua gestione. L’edificazione di nuovi ospedali o la ristrutturazione di quelli esistenti deve essere una facilitazione a quest’approccio e per ottenere ciò sono necessari team multidisciplinari di progettazione e pianificazione che contemplino competenze di analisi organizzativa, analisi dei percorsi e dei processi, analisi delle serie storiche competenze progettuali architettoniche, impiantistiche e logistiche. La chiave di volta per i nuovi ospedali sarà saper conciliare attività consuete con momenti di criticità, ricordando che oltre l’epidemia Covid abbiamo un’altra criticità incombente e destinata a diventare una costante, almeno per il prossimo decennio: le infezioni da batteri antibiotico resistenti. Un problema sanitario grave che ci metterà duramente alla prova.
Introduzione: A. Vannucci
Attualità e contesto
Lo scenario degli ospedali italiani
*F. Ripa di Meana
Gli ospedali post Covid, il punto di vista di una Regione
V. Montanaro
Gli ospedali post Covid, il punto di vista di un clinico
G. Landini
Gli ospedali post Covid, il punto di vista di un direttore sanitario
G. de Filippis
Gli ospedali post Covid, il punto di vista di un esperto in hospital design
S. Capolongo
Spunti tecnici e casi di studio
Strumenti di mappatura utili per una revisione dei processi per un ospedale post Covid
S. Gitto
AI per un centro di comando degli ospedali, soluzioni e esperienze
A.A. Ayach
La trasformazione agile di un ospedale
G. Felli
Spazi e relazioni in RSA ai tempi del Covid19: criticità presenti e opportunità future
V. Serrani, G. Dardo
Considerazioni conclusive: *F. Ripa di Meana e/o Daniela Pedrini
Tavola Rotonda
La prima cosa utile che possiamo fare
Conduce: D. Pedrini
Partecipano: A. Agnetis, M. Calamai, C. Serpieri, A. Tanese, G. Ucci