Si tratta di una variante del gene che codifica la proteina BPIFB, capace di prevenire e combattere le malattie cardiovascolari attraverso un vero e proprio ringiovanimento dei vasi sanguigni.
Lo studio, condotto dal Neuromed di Pozzilli (IS), dal MultiMedica di Sesto San Giovanni (MI) e dal Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria, Scuola Medica Salernitana dell’Università degli Studi di Salerno, con il sostengo di Fondazione Cariplo e ministero della Salute, è stato pubblicato sull’European Heart Journal….Continua su AGI>>